Un saluto speciale

Vorrei soffermarmi sulla metafora del tempo che scorre e del viaggio che sorprende. Il tempo che porta con sé l’illusione di poterlo afferrare, possedere, comprendere.  Il viaggio che plasma l’individuo ed è simbolo di sfide e di difficoltà che contribuiscono alla crescita personale e a maturare saggezza.

Nel mio viaggio, iniziato nel settembre del 2019, rivedo alcuni spunti del “Viaggio dei Magi” di Eliot.

E’ stato ricco di esperienze, a tratti faticoso ma pur sempre stimolante, più della meta, come Kavafis mi ha suggerito. E’ stato foriero di nuovi orizzonti che adesso mi si aprono. Un viaggio dal quale ritorno piena di bagagli.

Mi appresto ad uscire di scena con pesanti valigie che contengono nuove amicizie, amore sempre più forte per questo lavoro, dedizione, passione contagiosa, arte della pazienza, capacità di condivisione, di sfida, desiderio di fare. E il tutto condito di energia che non conosce il peso della stanchezza e di incontenibile adrenalina.

Se sono riuscita, e questo lascio a voi deciderlo, è perché non sono mai stata da sola. Tutti, in vario modo, avete contribuito a riempire i miei pesanti bauli.

Con il tutto che mi ritrovo, mi avvio verso nuove e stimolanti avventure che spero si rivelino altrettanto preziose.

Se dovessi ringraziare ognuno di voi che “avete contribuito con un verso” per dirla alla Whitman, dovrei fare l’appello.

Mi limito a pochi nomi per tutti: Valentina che mi ha insegnato l’arte della determinazione e il senso del dovere, Annalisa dalla quale ho imparato la passione per la precisione e la preziosa qualità della mediazione, Flavia che mi ha insegnato l’importanza del lavoro silenzioso e del mai ostentare, Massimo che mi ha trasmesso l’arte della pazienza e della calma, necessarie per raggiungere l’obiettivo. E ancora Gilda, Marianna, Serena, le due Mara, Nadia, Venusia, Francesca, Elena, Donatella, Marta, Sara, Elisa, Giulia, Tiziana, Ornella, Natalino, Ivan, Michela e tutti voi.

Un grazie di cuore va ai miei bambini, soprattutto a quelli speciali e alle loro famiglie dalle quali ho imparato l’arte dell’ineluttabilità del destino e della ricchezza che da essa ne deriva.

Mi bastano soltanto le parole di una mamma per ripartire verso una nuova meta senza mai rinunciare al sorriso:

“Lei, Dottoressa, ha trasformato il suo lavoro in un impegno costante, fatto di dedizione, grande professionalità e gentilezza”

Dedico a voi, a loro e a tutto il mondo che ruota attorno a questo Istituto Comprensivo, che ormai era diventato casa, la canzone di MagoS e della sua mamma.

Grazie

La vostra Dirigente

Francesca Zambito

A Te - cover Jovanotti - MagoS e Luisa Sordillo